lunedì, dicembre 10, 2007

Knowledge Monday - Coerenza nel seme

Contrariamente a quanto si possa immaginare la coerenza nel seme non è l'abitudine alla fedeltà nei confronti del partner sessuale maschile. Agli albori della Briscola dei Campioni si sentiva spesso urlare questa frase all'interno del boccale e molto probabilmente tutti gli avventori che non erano in grado di vedere le carte sul tavolo, si dipingevano nella mente preoccupanti immagini sodomico-orgiastiche.
Coerenza nel seme
Permettere, in una mano, lo strozzo all'ultimo (del giro) giocando, per un fatto estetico, lo stesso seme del primo.
Nella fase primordiale della BdC il termine veniva gridato dall'ultimo di mano nello stesso momento nel quale il primo giocava la carta valida per lo strozzo.
La coerenza perfetta vede in sequenza le seguenti carte legate a colore, nell'accezione pokeristica, e possibilmente non del seme di Briscola (anche se il chiamante potrebbe esserne estremamente felice): J, Q, K, 3, A.
Ai fini del gioco la coerenza nel seme potrebbe anche essere controproducente, se non altro dal punto di vista del Chiamante.

Etimologia del termine:
Se non fu il primo a proporla a gran voce, di sicuro fu colui che l'adottò con maggiore entusiasmo. Sto parlando del Marcello, che ancora oggi quando si ricorda si essere (stato?) un Campione rispolvera i suoi cavalli di battaglia.

Curiosità:
Colui che rompe la coerenza nel seme con una briscola (altre scartine sono concesse) è subito etichettato come Palla di Letame con Mani (probabile argomento di un futuro Knowledge Monday, previa documentazione presso il Furia) o per i profani semplicemente come Socio, a meno che si tratti del Chiamante.
Nella Briscola Chiamata canonica la coerenza nel seme non è certamente urlata, ma è solo agognata in sospettoso silenzio dall'ultimo di mano, che per tre volte dopo la prima giocata spera di non veder scendere sul tavolo una briscola. Tutto ciò con un battito cardiaco incrementato del 30% ad ogni passo di avvicinamento allo strozzo.

6 commenti:

NickQuick ha detto...

La richiesta esplicita di coerenza nel seme è una pratica che non mi è mai piaciuta. Anche da "non-socio" mi piace tagliare la coerenza con una briscola per punire il silenzio sacro rotto. Preferisco uno strozzo in silenzio e non pre-annuniciato cosicché il chiamante non possa stoppare la pratica e ricevere un colpo al cuore di sorpresa.

The Hammer ha detto...

StraQuoto Nicola!!!
Vero Campione della Briscola del Giovedì!!!

Il Duca ha detto...

Anche io son d'accordo con nicola il veloce... lo strozzo in assoluto silenzio è "goduria ludica" allo stato puro...

Moriambar ha detto...

Permettetemi di completare la storia di questo urlo disumano.
Correva l'anno sarcazzo e nell'aula "sottoscala" del dipartimento di fisica - dagli stolti detta 'laser'- mi trovavo a giocare a briscola con dei loschi figuri.
L' "ale": una donna di 23 anni che ne dimostrava 40
"Cotoletta": così detto per lo spiccato accento brianzolo
"Fiducia": muratore bergamasco dalle tipiche frasi come "dai fiducia! Dai, dammi fiducia" pronunciate anche quando era chiamante.
Gli altri al tavolo erano vari ed eventuali, non ultimo il fantomatico Zancarlo.
Fu proprio il grandissimo Fiducia, fine estimatore dell'arte della briscola, ma un po' troppo chiacchierone per il gioco, a coniare la frase della coerenza.
Spesso chiamava coerenza ma non aveva lo strozzo, portando più dubbi che altro al tavolo.

Il Duca ha detto...

Io pensavo invece che la frase derivasse dal bridge o gioco equipollente...

Moriambar ha detto...

il bridge è ancora più muto della briscola... penso sia il gioco più muto in assoluto