venerdì, febbraio 29, 2008

Elogio della Chiamata in mano

Da sempre la considero come la vittoria più sublime all'interno della briscola dei campioni, superiore anche al cappotto. E' la chiamata in mano, quando un giocatore chiama una carta che possiede e gioca da solo contro gli altri quattro. Un sforzo psicofisico epico di calcolo di punti, briscole andate, bussate da bluff. Per questi motivi nell'ultimo anno e mezzo mi ricordo di alcuni tentativi, pochissimi riusciti (forse solo un paio del Duca), anche per la tendenza a scaricare carichi il più presto possibile. Ieri sera ho avuto il privilegio, la fortuna e la bravura di vincere due chiamate in mano nel giro di qualche ora. Scusate la'utocelebrazione, ma si tratta di un record.
La prima più facile, con Asso, Tre, Re, Sei, Quattro e Due di quadri, chiamando il Re. In questa mano ho bussato ben due volte di fila, senza che il socio uscisse e nemmeno uscisse alcuna briscola (in timore del Re), sfoderando un ghigno d'annata. La seconda chiamando il Due con tutte le briscole sopra il Jack, ma senza l'Asso! Anche qui bussata da bluff che ha consentito la vittoria.
Il tormentone di ieri sera è stato "Vuoi giocare?". Sentendo questa domanda, la gente fuggiva, come topi che sentono l'arrivo di una catastrofe. Il primo a fuggire alla domanda, manco a dirlo, è stato Sergio, a cui è stata chiesta la partecipazione a una mano da distanza di 30 centimetri, ma nemmeno terminata la frase si è fiondato in cucina, dichiarando di aver capito "E' pronta la meringata?" al posto di "Vuoi giocare?"
Da segnalare anche la tripla sparata da Michel con un boccale di un litro di Red Bull. Sotto l'effetto di questo doping si è profuso in una splendida masterizzazione di Lupus in Tabula, dove hanno dominato i lupi (2 vittore se 2).

lunedì, febbraio 25, 2008

Knowledge Monday - Biologia forbita

Mini KM questa settimana: siamo proprio a corto di idee.
Tema dell'edizione di oggi della rubrica preferita dalle giocatrici più piacenti di briscola chiamata (ma anche da quelle che semplicemente giocano e respirano), è un nome in codice: biologia forbita.
Biologia forbìta
Titolo segreto conferito dai giocatori della BdC all'innominabile libro letto e promosso da Sergio: xxx (se dico che è innominabile, è innominabile).
La necessità di esorcizzare il libro segreto e di poterlo citare senza richiamare forze funeste dall'oltretomba della cucina è di vitale importanza per i giocatori del tavolo del giovedì.
Non esiste nulla di più deleterio per la Briscola dei Campioni che essere rapiti in una discussione sulla biologia forbita.

Etimologia del termine:
Il nome cifrato è frutto di un brainstorming delle più eccelse menti dei Campioni della Briscola.

Curiosità:
Se mai doveste essere introdotti alla Biologia forbita e cominciaste a sentire Turkey in the straw risuonare nella vostra testa (possibilmente con immagini di cagnolini che si saltano vicendevolmente), non preoccupatevi: state semplicemente parlando con Sergio.

venerdì, febbraio 22, 2008

All Star Game

Clima da All Star Game al Boccale. Non per i personaggi presenti, alcuni dei quali non avrebbero passato le selezioni della partita delle stelle, ma per un clima votato alla spettacolarità delle giocate e al tentativo di realizzare cose impossibili.
La serata di briscola si svolge a sprazzi: poche le manche, amplissimo il turnover. Il primo quintetto è composto da Sergio, Furia, Ponzio, Ste e Nick. Il gioco non soddisfa coach Elsa che chiede immediatamente il cambio punitivo per Ste, il quale non uscirà più dalla cuccia del coach.
L'arrivo di Hydaiufuka non migliora la situazione. Verso le 21 iniziano ad arrivare i clienti: Sergio e Ponzio si fiondano in cucina e al bar. Lunghissima la pausa in cui il podio degli highlight degli argomenti è il seguente:
1) I semafori pedonali sui vialoni di Milano, dove, anche se è rosso, si può sfrecciare a 100 Kh/h.
2) L'amico che gioca a Football americano di Hyda, il quale, sulle scale mobili della metropolitana di Milano, rompe la normale viabilità (corsia di sorpasso a sinistra, corsia di transito a destra), incombrando lo spazio con la sua mole.
3) La descrizione di Sergia al Dave, il quale si è prontamente innamorato.
3bis) La goduria del sorpasso a destra in autostrada contro i mentecatti che viaggiano a 100 all'ora nella corsia di mezzo.
L'arrivo di Alan apre uno spiraglio alla briscola, ma il decollo della partita arriva soltanto col Duca, all'alba di mezzanotte e un quarto. Intanto si segnala la reprimenda di un cliente che ha atteso un'ora per un panino.
Gli highlight della briscola:
Alan chiama follemente e spesso trova fuori di tutto. Una volta gli riesce una mano di 45 punti con suo strozzo di Asso (in seconda posizione) e senza briscola. Il socio (Hyda) era in ultima posizione.
Nel rischio assoluto capita anche la mano in cui senza le prime quattro briscole, trova fuori solo la donna (Sergio) e rischia un controcappotto. Gli altri si mangiano Asso e Tre ma vincono agevolmente.
In tarda serata l'All Star Game presenta anche il suo rookie. Il vampiro Giovanni (perchè si presenta sempre a tarda notte) si offre al grande subito con un numero. Furia chiama il 2. In prima mano Nick gioca coperto (avendo Asso e sette) e il Vampiro affamato azzanna subito la giugulare dei campioni e lo mangia col 4. Si scopre che fuori c'è solo donna (Duca), che può essere mangiata dall'Asso, 5 e 4. Cappotto quasi sicuro, ma il rookie ha salvato tutto: in un normale All Star Game certi numeri dovrebbero ottenere l'approvazione dei campioni, ma al Boccale la crescita delle nuove leve è sintomo della bontà della scuola tecnica.

P.S.: La gara delle schiacciate è stata vinta da Alan che schiacciandosi la pancia ha inebriato i presenti con i suoi piacevoli profumini.

lunedì, febbraio 18, 2008

Knowledge Monday - Muuuuuuuuuuuuh

Immaginate di essere in montagna, nella natura incontaminata, e di sentire il tipico rumore dei campanacci delle mucche al pascolo: quello è il rumore dei giocatori di briscola pieni di carichi.
Muuuuuuhh
Il tipico verso del giocatore pieno di carichi che per una semplice questione statistica non può che distribuire i carichi un po' a chiunque, ricordando in parte l'atto della mungitura.
La mucca, che lo voglia o no, viene munta e quando ci si ritrova nella condizione di aver tanti carichi da distribuire l'unica speranza è riuscire ad azzeccare i compagni.
Se si è contemporaneamente socio e mucca al pascolo, ci si può sbizzarrire in uno dei tentativi più funambolici di zancarlizzazione: caricare, prendendo, cercando così di convincere il giocatore successivo a caricare a sua volta.

Etimologia del termine:
Non riesco a ricordare l'inizio dell'uso del termine, chiedo ai colleghi briscolari di aiutarmi e postare quanto sanno a riguardo.

Curiosità:
Quando in una mano si hanno veramente tanti carichi si raggiunge lo status di alpeggio.

PS: Dal momento che non c'è stato il post con il report della serata di giovedì, mi sento in dovere di rendere tutti partecipi di questo: Il più bel momento della televisione italiana degli ultimi 25 anni.

lunedì, febbraio 11, 2008

Knowledge Monday - 90: la vittoria

Non fatevi ingannare dal titolo della rubrica di questa settimana, non abbiamo a che fare con un tentativo di riforma de La Smorfia, ma con l'introduzione dell'ennesimo colpo di genio del tavolo della BdC riassumibile con un preciso concetto:
Vittoria a 90
Vincere di un punto o vincere a 90 punti al fine dell'esito di una partita hanno esattamente lo stesso valore. Ogni partita vinta quindi è identificata ad una partita vinta a 90 punti.
Di conseguenza, al termine di una partita al tavolo del giovedì, al momento di contare i punti, chiunque (chiamante e socio o terna avversaria) superi la soglia relativa alla vittoria in quella partita ha automaticamente totalizzato 90 punti.
I più pignoli non potranno evitare di far notare che una partita vinta di un punto è estremamente diversa da una partita stravinta a 90 punti, e qualora ci si voglia soffermare sull'analisi tecnico-tattica (di capelliana memoria) e sulla definizione degli errori fatti da chi ha perso, non si può che concordare con tale posizione.
La "vittoria a 90" ha però il significato del "voltar pagina", del "metterci una pietra sopra": dimenticare la partita appena conclusa per potersi gustare quella che segue.

Etimologia del termine:
Ricordo di aver visto applicare per la prima volta il concetto della "vittoria a 90", in montagna, da un grande giocatore di carte e forse la persona più simpatica e divertente di Taino: Leonardo "Dino" Mola, di origini pugliesi.
Posso quindi affermare di essere stato io (Mau) ad introdurre il vezzo della vittoria a 90 al tavolo del giovedì.

Curiosità:
Chi assiste alla BdC sente parecchie volte al termine delle partite dei conteggi che suonano similarmente a: "...45, 49, 53, 57...90!".
Se anche un giocatore chiamasse, per esempio, a 96 e vincesse, avrebbe comunque vinto a 90.
Il signor Dino Mola tra le altre cose, è ricordato per:
  • aver seppellito un asino in una buca troppo poco profonda, non riuscendo a sotterrare le orecchie dell'animale morto (che uscivano dal terreno);
  • aver fatto un incidente con i carabinieri mentre lavorava come vigile urbano;
  • aver cambiato la propria residenza nel '74 da Taino ad Angera (presso i genitori della moglie) per poter partecipare ad un torneo di calcio per soli residenti.

venerdì, febbraio 08, 2008

voi ZIETE NELL'ABBAZZZIAAAAAAAAAA


Riprende, spero per lungo tempo, la buona abitudine di "reportizzare" quanto successo nella serata, ormai famosa, del giovedì del boccale. Si comincia con l'accorato appello di Elsa che ha perso la sua cara gattina... e si prosegue prendendo in giro Hyda che si presenta ad Arcisate nonostante sia il compleanno della sua ragazza... (che ufficialmente è uscita con un'amica in realtà al tavolo si parla con insistenza di un idraulico... che poi come faceva notare qualcuno se in dialetto l'idraulico è il Trumbèè un motivo per preoccuparsi ci sarà... no?)
La briscola entra subito nel vivo e si assiste ad un certo numero di belle mani, chiamate combattute, tentativi di cappotto, vittorie a 61 e un discreto numero di briscole alte giocate una sull'altra... insomma una buona briscola... con alcune chicche sicuramente degne di nota... La prima riguarda il Riccio che per sua stessa ammissione si "autozancarlizza" cioè gioca tutta la partita convinto di non essere il socio (e fa un sacco di punti) e all'ultima mano scopre di essere in possesso della carta chiamata portando alla vittoria l'incredulo chiamante... il tutto condito dal fatto che Hyda gioca da perfetto socio non essendolo... :)
La seconda un 4 obbligato giocato coperto in prima mano dal comunista con elsa chiamante... beh sodom lo aveva in piedi e Elsa ha chiamato con fuori asso e 3... è stato un massacro... :)
La terza lo stramazzo, cioè 120 punti, fatti da Alan e Duca...
La quarta che merita di essere citata più per la rarità dell'evento che per altro è la chiamata di Marcello, passa un 3, e il fatto che il socio è il Duca che ha Asso e 3... :) (oltre agli altri 3 assi e ad un altro 3)
In un Boccale purtroppo vuoto l'allegra combriccola però conta diverse unità quindi si torna ad un grande classico del giovedì.... Lupus in tabula... si giocano più partite e i nostri giocatori vengono trasportati da una parte all'altra del globo più velocemente di quanto non facesse Phileas Fogg nel famoso romanzo... si parte come coltivatori di peperoncino piccante in un non meglio precisato paesino della padana, per poi andare in cina a cucire palloni, per poi spostarsi in un asilo disperso nel nulla e per finire diventare novizi in una abbazia decisamente particolare... si gioca, si ride, si scherza ma soprattutto si fa un gran casino soprattutto quando il master mostra qualche segno di cedimento... i lupi vincono una sola volta... con l'accoppiata Duca-comunista ubriaco...
Degna di menzione sicuramente la partita masterizzata da Elena... uno spasso totale...


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giovedì, febbraio 07, 2008

161 come 60

Rileggendo il post di giovedì 27 gennaio, notavo che è sfuggito un grande evento mondano alla stesura nel blog...
In un giovedì sera, dove tutti si sono trovati per brindare con focaccia e mortadella alla caduta del maiale, la vittoria della briscola - solitamente delimitata al 90- è stata modificata fino al raggiungimento dell'emblematico ( e proverbiale) 161...
A tal proposito volevo suggerire al buon Mau, per un futuro KM, il "han fatto/ abbiam fatto 90"
( numero che tutti i cabalisti più esperti conoscono come "la sodomia")

lunedì, febbraio 04, 2008

Knowledge Monday - Guinness della briscola

Sono sicuro che ognuno dei lettori ha avuto l'opportunità (e se non l'ha ancora avuta, prima o poi succederà) di sedersi ad un tavolo con altre quattro persone per improvvisare (e qui termine non potrebbe essere più adatto) qualche mano di briscola, magari abbozzando timidamente un punteggio su un foglio volante.
Le briscole occasionali però, per quanto piacevoli, non trasmettono interamente il fascino del gioco; la complicità tra i giocatori al tavolo è un elemento di fondamentale importanza per trasformare un semplice passatempo in un autentico divertimento.
Quando poi si crea un forte spirito di squadra, come nel caso della BdC, si incomincia ad identificare ciascun giocatore con il rispettivo modo di giocare, con un gesto particolare o una frase ripetuta più volte. Ogni campione o panchinaro sviluppa quindi una peculiarità, un primato che permette di distinguerlo al tavolo:
  • Il Furia da sempre sostiene di non essere mai riuscito a mandare a monte (per intenderci mandare a monte significa annullare la partita quando non si ha nemmeno un punto in mano), e questa sua incapacità ha ormai raggiunto livelli leggendari;
  • se il Duca non infila almeno un cappotto non può andare a casa contento, ma di sicuro, ogni volta, passa dei bei 20 minuti senza vedere nemmeno l'ombra di una mano decente e quando può chiamare è sempre costretto a chiamare alto;
  • Alan fatica ancora a comprendere i meccanismi che periodicamente lo portano a dover distribuire le carte. La sua frase chiave è infatti: "Ma tocca sempre a me fare il mazzo?";
  • Marcello detiene il record mondiale di richiesta di coerenza nel seme e di sbirciatine alle carte degli altri;
  • Nick qualunque sia il suo ruolo in una partita (a parte quando chiama) ha sempre e comunque il ghigno del socio;
  • pare che il Mau se non chiama con fuori qualcosa non sia contento;
  • come già detto in un precedente KM, Hida detiene il record di carichi portati in tomba;
  • maggiore è il tasso alcolico nelle vene del Comunista migliore è la sua briscola;
  • se il Riccio carica al Duca allora questi è il socio.
Rimanendo in tema di primati è interessante ricordare il record di punti in mano ad inizio partita: 65 (o 67...dovremo controllare i registri) detenuto da Stefano.

Curiosità:
Per esprimere un gioco da campione il Comunista dovrebbe sfiorare il coma etilico, ma forse non sarebbe ancora sufficiente.