lunedì, gennaio 28, 2008

Knowledge Monday - Leggere tra le righe

I profani di solito la considerano più che altro un male necessario, una fase noiosa da dover superare prima di poter gustare il divertimento reale, ma i veri maestri della briscola riescono ad apprezzarne le grandi potenzialità. Sto parlando della chiamata vera e propria ossia quel momento di ogni partita durante il quale ogni giocatore scommette in base alle carte in suo possesso.
Al tavolo della BdC, con il tempo, sono stati affinati dei meccanismi e delle tacite convenzioni che possono svelare già in partenza le dinamiche della partita che seguirà; ma per chi è abile nel leggere tra le righe è possibile anche riconoscere alcune tattiche usate dai più abili per depistare gli eventuali avversari ancor prima di iniziare a giocare.
  • Alcuni dei giocatori più coraggiosi amano farsi chiamare, ossia spingere gli avversari verso il chiamare una determinata carta, sperando quindi di poter assumere il ruolo di socio. Il “farsi chiamare” è relativamente semplice, in quanto è sufficiente chiamare la carta direttamente superiore a quella in proprio possesso, ma comporta il grande rischio di ritrovarsi chiamante con una mano non vincente;
  • in opposizione al farsi chiamare si pone, con grande fantasia lessicale, il “non farsi chiamare”, che significa evitare, a costo di diventare il chiamante, di essere pescato come socio da giocatori non troppo convincenti;
  • l'arte del chiamare per abbassare è tramandata dagli anziani ed esperti giocatori di briscola ai giovani che ancora non sono in grado di vincere il timore di aprir bocca senza avere mani vincenti. Abbassare significa costringere l'eventuale chiamante a rischiare la chiamata di carte più basse, aumentando così le possibilità della terna avversaria;
  • sostenere di essere in possesso di un 2 da cappotto, o comunque di una carta bassa accompagnata da carte alte in valore nello stesso seme, spinge spesso gli altri contendenti a rischiare più di quanto normalmente non si faccia durante una chiamata;
  • chiamare carte alte in proprio possesso può confondere le idee degli avversari, facendo loro credere che il chiamante sia sprovvisto di tali briscole, mentre partire a chiamare sotto al Re può convincere gli altri di avere in mano una trinità.
Solitamente chi chiama per farsi chiamare non aspetta che spontaneamente si scenda verso la carta interessata, ma rompe l'armonia della chiamata scendendo improvvisamente e senza alcun credibile motivo (per capirsi, un giocatore difficilmente ha tutte le carte dal Re al 6 e chiama un 5 dopo che è stato chiamato un 3). La “chiamata per farsi chiamare” viene quindi riconosciuta al volo ed equivale a dichiarare: io sono messo bene e se chiamate potreste trovarvi un socio estremamente interessante.

Curiosità:
Al tavolo del giovedì raramente si osservano partite con chiamate alte, perché bene o male c'è sempre un campione che chiama per abbassare.
Proprio per la natura coraggiosa dei titolari della BdC è comune invece assistere a giocatori che senza pensarci due volte dicono “TUO!”, tirando un sospiro di sollievo dopo essersi resi conto di aver “danzato sul limitare di un baratro”.
Quando i giocatori della BdC sentono qualcun altro dire “ho un 2 da cappotto”, provano un irrefrenabile istinto a chiamare per poter infilare la partita perfetta.

venerdì, gennaio 25, 2008

Al di la della BdC

Ieri sera al Boccale c'è stata una persona che ha voluto varcare le oscure porte del suo futuro, ha voluto indagare attraverso la magia ciò che il disegno del destino ha riservato per lui, ed è stato accontentato...
Quest'uomo ha indagato la Sacra Arte del Maestro dell'Occulto per conoscere il divenire della sua storia amorosa.
Ebbene... Questo è quello che i magici Tarocchi hanno sancito:
Dopo una lunga attesa, il Comunista (colui che ha sfidato il destino) raggiungerà il proprio obiettivo.
Al termine di questo percorso tortuoso e circondato da mille insidie, il nostro prode eroe giungerà all'Incontro tanto atteso. Le carte recitano:" nel giorno 14 del mese secondo di due parti sarà l'una".
La cosa che fa riflettere è il modo in cui il Nostro arriverà a questo incontro... Le carte parlavano di un ritardo... Arriverà in treno?? No!! Dice andrò in macchina! E qui il terzetto di carte recita rottura, piccolo incidente. Magari buca una gomma!
La cosa significativa è che:" Al mese nono dall'Incontro sarà il congiungimento con anime due legate di sangue a lui".
Lascio a voi l'interpretazione di questo oracolo....

Comunicazione di servizio

Mi spiace per ieri sera ma la stanchezza e i dolori al ginocchio mi hanno fatto dimenticare l'educazione, facendomi partire dal boccale senza salutare nessuno.
Me ne sono accorto un po' in ritardo e me ne scuso.
Buon weekend a tutti

lunedì, gennaio 21, 2008

Knowledge Monday - Gergo da chiamata

Se mai vi capitasse di sentir parlare di “padre”, “figlio” e “spirito santo” (dovutamente scritti in minuscolo in quanto non riferimento alla Trinità) ad un tavolo in un bar, non chiedetevi se gli avventori stiano intavolando un discorso teologico, quanto piuttosto chi abbia chiamato, cosa e chi sia il socio appena uscito.
La Briscola dei Campioni concede la libera parola ai giocatori solo dopo che il socio ha giocato in una mano la carta chiamata.
I termini che potreste sentire al tavolo del giovedì durante le discussioni tattiche tra socio e chiamante e tra i componenti della terna avversaria, si potrebbero dividere in due categorie: definizioni legate al valore in punti o in capacità di presa delle carte da gioco e locuzioni relative a particolari tattiche o sviluppi della partita.
Del primo genere abbiamo svariate voci:
  • padre”, “figlio” e “spirito santo” appunto, che indicano le tre carte più forti in una partita di briscola chiamata: l'Asso, il 3 e il Re di briscola;
  • di conseguenza la Donna è chiamata anche “madonna”;
  • alcuni poi (tra i quali il sottoscritto) definiscono, completando il quadretto, “san giuseppe” il Fante;
  • altri riconoscono nel trio Re, Donna e Fante la “sacra famiglia”;
  • infine si sente spesso parlare di “dote” che il socio porta al chiamante, riferendosi ai carichi tenuti per essere giocati nelle mani sicure.
Nella seconda categoria (tattiche o sviluppi di gioco) abbiamo invece:
  • il “portare in tomba”, ossia il non riuscire a giocare briscole vincenti facendosele mangiare (di solito) dal chiamante. Un'onta se capita (potendola evitare) ad uno dei giocatori della terna avversaria, uno scandalo se succede al socio;

  • l'atto del “rastrellare”: prerogativa del chiamante che, aiutato dal socio o dalla buona sorte, è in grado di attendere le briscole mancanti per mangiarle senza però perdere mani importanti.
Il “Trovar fuori” della scorsa settimana rientrerebbe chiaramente nella seconda categoria.

Curiosità:
L'inimitabile maestro del “portare in tomba” in maniera sistematica è stato per molto tempo Hida: proverbialmente alla fine di ogni partita si ritrovava con carichi da regalare al chiamante.
Solo un acerbo Riccio e il Sergio hanno tentato di insidiare tale primato.

venerdì, gennaio 18, 2008

Giovedì di coppa

Il big match del giovedì inizia in ritardo per l'assenza e/o l'arrivo posticipato di alcuni campioni. All'appello sono mancati Maurizio, Furia (auguri per il compleanno e per pronta guarigione), mentre il Duca e Alan si sono presentati nel secondo tempo. Così il primo tempo è stato dedicato a un nuovo gioco, "Cant't Stop". I protagonisti : Marcello, propositore e vincitore del gioco, nonchè apprezzatto per essere riuscito a spiegarlo agli altri prima che gli ascoltatori inziassero a pensare alla famosa musichetta di Homer. Medaglia d'argento a Nick che si è perso accusando Marcello di aver spiegato una regola fondamentale del gioco solo a metà partita. Riccio ha preso il posto di Sergio quando ormai la partita era compromessa ma non ci ha messo molto impegno per raddrizzarla. Hydaiufuka ha invece mostrato un totale disamore per "Cant' Stop" (sarà perchè era ultimo o perchè pensava all'idraulico tornato a casa improvvisamente per ridare una botta di vita alla tubature del bagno?).
Nel secondo tempo l'entrata dalla panchina di Alan e Luca permette di dare il fischio di inizio alla briscola. Le squadre si studiano a centrocampo finchè Alan non decide di prendere in mano la situazione. Chiama qualsiasi cosa, portando regolarmente in tomba il socio di turno. Riesce a portare a casa solo una mano incredibile: con Asso e Tre trova Nick col 2 in piedi e niente "dote". Il Riccio si fa mangiare (su consiglio di qualcuno) il Jack in ultima mano e i chiamanti arrivano a 60. Purtroppo la vittoria di Alan, complice una portata di gnocchi al formaggio e di una cotoletta cotta in stile double-face, scatena alcuni tifosi facinorosi che lanciano dei fumogeni maleodoranti in campo. L'altra curva risponde e la partita viene sospesa per odori nauseabondi.

lunedì, gennaio 14, 2008

Knowledge Monday - Trovar fuori e meritar di vincere

Molti di voi leggendo il titolo del KM di questa settimana rimarranno un po' spiazzati. Abituati di solito a vedere un termine preciso, nell'articolo di oggi si discuterà più che di una precisa locuzione, di una vera e propria filosofia di gioco: il trovar fuori e meritar di vincere.
Trovar fuori e meritar di vincere
Filosofia di gioco applicata dai giocatori della terna avversaria nelle fasi incerte di una partita (nelle quali non sono ancora stati esplicitati i ruoli) al momento di caricare su una briscola alta per esorcizzare la paura di caricare ad un eventuale socio e placare il possibile conseguente rimorso.
Trovar fuori” in altre parole è la capacità, cara ad Esculapio, di chiamare carte basse e pescare nel socio anche le briscole alte mancanti dalla propria mano. Il “Trovar fuori e meritar di vincere” potrebbe anche essere tradotto nella presa di coscienza della inevitabilità della sconfitta, una sconfitta a quel punto dignitosa proprio perché inesorabile.

Etimologia del termine:
Ritengo che l'argomento odierno del KM sia un meccanismo istintivo dei (bravi) giocatori di briscola. Non credo quindi che sia definibile una genesi del concetto; probabilmente il fatto di vedere tale filosofia di gioco applicata al tavolo della BdC, ne ha rafforzato il valore in ciascuno dei partecipanti alla briscola del giovedì.

Curiosità:
In alcune occasioni succede che il “Trovar fuori e meritar di vincere” sia applicato con valore canzonatorio nei confronti di briscole basse. Tipicamente si sente la seguente frase: “Ah beh, hai trovato fuori il 5 di briscola...meriti di vincere!”.

venerdì, gennaio 11, 2008

Questo pazzo giovedì...

Prima o poi doveva accadere... ieri è andato in scena il giovedì più pazzo della storia...
I Campioni incappano in una di quelle serate un pò così... il livello del gioco è semplicemente osceno... si vedono errori su errori... vaccate degne del comunista sobrio fatte da Campioni con la C maiuscola...
Il clima però è di quelli giusti e si ride per tutta la sera come dei pazzi, quasi come adolescenti nell'età della stupidera in preda alla ridarola... La coppia DICO Alan-Riccio poi è particolarmente in forma e rende il gioco un vero e proprio mercato con tanto di aste ripetute più volte, di chiamate senza senso e di continui "chi ha chiamato cosa" a metà partita degni del miglior Sergio...
Insomma dei campioni irriconoscibili sotto molti punti di vista... un Nick permaloso quasi si offende dopo che gli vengono fatte notare 2 vaccate colossali da lui commesse... un Mau che perde le staffe quando il Duca nella prima mano al buio gli frega 46 punti strozzando il suo 3 di briscola con l'asso... e lo stesso Duca un pò nervosetto dopo alcuni malintesi briscolari...
Se 2 indizi fanno una prova "ridarola" e "nervosismo" sono chiari sintomi del fatto che i Campioni ieri sera erano particolarmente stanchi... chi per una giornata lavorativa pesante, chi per una settimana straimpegnata, chi per il troppo tempo passato sui libri, chi perchè ancora convalescente dall'influenza, chi perchè arriva al Boccale immediatamente dopo l'allenamento... il mix di tutte queste cose ha partorito il peggior giovedì della storia alla BdC
Per una volta quindi il divertimento è stato tutto o quasi extra briscolaro...
Da segnalare comunque il cappotto di Marcello e Hida... cappotto di quelli indolori nel senso che avevano fuori solo il 4 e il 2 e quindi non si poteva sventare...



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lunedì, gennaio 07, 2008

Knowledge Monday - Garbage time

Un felice anno nuovo a tutti i fan della rubrica del lunedì; auguro a tutti un 2008 ricco di cappotti e di chiamate con fuori Asso e Tre. Dopo la pausa per le festività natalizie ricomincio a trattare i temi caldi e le espressioni più usate al tavolo della Briscola dei Campioni.
Oggi ho deciso di parlare di un termine che, sebbene introdotto recentemente dal Nick, ha raccolto il favore di molti (probabilmente questa affermazione è un po' forzata al momento, ma sono sicuro che il termine entrerà nei cuori dei lettori): il Garbage time.
Garbage time
Fase della serata, non definibile con un orario rigoroso, durante la quale si osserva l'assenza di alcuni campioni, ormai accomiatatisi, e l'ingresso di panchinari che fino a quel momento erano stati impegnati in altre attività.
Tipicamente i panchinari in oggetto sono Sergio e il Comunista, impegnati durante l'arco della serata rispettivamente ai fornelli e al servizio ai tavoli.
Il Garbage time però, a mio modo di vedere, non indica solo l'ingresso di giocatori meno capaci (non si offendano i diretti interessati, ma alla fine è così). Per esperienza diretta mi sembra giusto sottolineare come il GT sia anche la soglia per l'inizio degli errori da stanchezza dei campioni. Durante il GT il livello di gioco non si abbassa solo per l'avvicendamento di giocatori, ma soprattutto a causa della inferiore attenzione e della diminuita tensione agonistica dei campioni rimasti.

Etimologia del termine:
Il termine “Garbage time” deriva dallo slang sportivo americano della NBA e, suppongo, più in generale dal mondo del basket.
Con “Garbage time” ci si riferisce a quelle fasi di una partita nelle quali, a causa di un risultato non più sovvertibile, entrano in campo quei giocatori che non brillano per tecnica o abilità balistiche.
Il primato d'utilizzo del termine al tavolo della BdC non poteva che essere di Nick, grande appassionato di pallacanestro.

Curiosità:
Capita a volte che il “Garbage time” venga sfruttato per cimentarsi in altri giochi in scatola.

Nota di servizio:
Vi anticipo già che per mancanza di argomenti non ho idea di quanto potrà andare avanti questo appuntamento atteso da molti con trepidazione.

venerdì, gennaio 04, 2008

Giovedì epico




La serata è di quelle che non si dimenticano facilmente... i Campioni sono stati messi alla prova dalle intemperie e dall'influenza... Durante la giornata i Campioni si sono tenuti in contatto informaticamente e via cell... la volontà comune era quella di presentarsi al Boccale per il primo giovedì del 2008.
Soltanto alle ore 20e10 arriva la notizia ufficiale, Mau parte da una Cheglio pesantemente innevata, Hida ha preparato i gatti delle nevi e sta partendo da Tradate (dopo aver rischiato di rompersi un piede mentre inforcava il sottopassaggio per andare in metropolitana) e il Riccio sentenzia che le strade sono belle e può scendere da Cuasso... Nick e il Duca si presentano senza grossi problemi anche se da quando i Campioni han deciso di riunirsi la neve si è intensificata e alcune strade che fino ad allora erano state pulitissime cominciano a sporcarsi...
Appena entrati al Boccale arriva un sms del Riccio che comunica che a causa dello scivolo pesantemente innevato ci raggiungerà a piedi... il tanto vituperato riccio dimostra un attaccamento incredibile alla BdC... si fa tra andata e ritorno 11 km sotto la neve per presenziare... con il ritorno alla 1 di notte... Da applausi...
Hida arriva ben lanciato mentre Mau impiega più del solito ma giunge senza troppi problemi... comunque son 70 km sotto la neve...
E qui per una volta, sperando di non scadere in banale retorica, vorrei dire qualcosa di serio... ieri sera secondo me ci sono state delle grosse dimostrazioni di stima e affetto, nei confronti del Boccale e nei confronti di quello che forse da aggregato sta diventando gruppo...
La serata briscolara passa in secondo piano anche se le partite sono quasi tutte molto equilibrate... il Duca perde parecchie partite facendo 59... ci sono state alcune chiamate al 2 a 82 e oltre... un paio di tentativi di cappotto duca-nick e duca-hida non si concretizzano... ma il vero divertimento è il garbage time dedicato a Salti in mente... se ne sentono di tutti i colori tra strafalcioni culturali vari e invenzioni vere e proprie... protagonisti Duca, Riccio, Nick, Mau e Elena... ai posteri andranno la Madonna con ermellino di Mau (dama con ermellino in realtà), i Circhipitechi del Duca (cercopitechi in realtà), Maryland il presidente degli Stati Uniti di Nick (non se ne trova notizia qui), qualche numero di Elena e una collezione di vaccate del riccio...

giovedì, gennaio 03, 2008

Informazione di servizio

Nevica... e dato che alcuni Campioni vengono da "lontano" direi che la decisione per un eventuale rinvio per impraticabilità di strade verrà presa durante un summit attorno alle 19.00.
Hyda aspetta notizie dalla valle.
Mau aspetta notizie dalla valle.
ilfuria non ci sarà a causa di una pesante febbre che lo colpisce da qualche giorno.
ilDuca c'è ma come spesso accade il gvdì potrebbe aver bisogno di un passaggio :) (oddio potrei anche farmela a piedi :))
Attendiamo notizie di Nick, Alan e il Riccio...