Le radici della passione per la briscola chiamata hanno origine in un
assolato pomeriggio del secolo scorso in una località della
Valtellina denominata “Bona Lombarda”. Il giovane Duca era
assorto nella lettura di un giallo di Agatha Christie quando la sua
attenzione viene attirata dagli schiamazzi degli adulti che attorno
ad un tavolo si stanno palesemente divertendo. Incuriosito si
avvicina al tavolo e cerca di capire la logica di questo gioco con un
certo scetticismo dato che non ha mai apprezzato la briscola
“normale”.
E'
amore a prima vista… non vede l'ora di tornare nel granducato di
Brenno per poter indottrinare i discepoli e creare un gruppo per
poter giocare.
Il
terreno all'oratorio di Brenno è decisamente fertile, tanto che ben
presto nei pochi momenti liberi dalle varie attività il gruppetto
della briscola si fidelizza e qualche mano a chiamata diventa una
sorta di consuetudine.
Un
passaggio sicuramente importante in questa crescita avviene in valle
d'Aosta a San Remy, ancora nel secolo scorso quando la comunità di
Brenno fa la conoscenza del nuovo parroco. L'impatto con Don Giuseppe
è devastante… si presenta in cima ad una montagna con una fila di
cacciatorini, una grappa e un mazzo di carte… Da lì nascerà un
vero e proprio culto della briscola chiamata e con la grande
esperienza del prete siciliano anche il livello del gioco si impenna
decisamente.
Nel
mentre non va assolutamente dimenticata la fase “Bar Portichetto”
dove un Duca ai primi mesi di Università si diletta a giocare con
personaggi mitologici quali Rocco e Capitan Briscola.
Le
cose belle si sa che finiscono sempre troppo in fretta e col
trasferimento del mitico Don finisce anche la consuetudine di
frequentare l'oratorio e quindi di giocare a briscola.
Spesso
nella vita si sa che quando si chiude una porta si apre un portone e
“Il Boccale di Mezza via” diventa il fulcro di quello che
diventerà ben più che un semplice gioco. Al tavolo si alterneranno
personaggi assolutamente improbabili e giocatori di livello eccelso,
partite memorabili e serate intere a cercare di fare almeno un paio
di mani con 5 giocatori decenti…
Delle
gesta dei campioni medioevali tratta a sufficienza il blog “asso di
anfore”.
La
fase “boccale” dura troppo poco ma la voglia di trovarsi per fare
qualche mano resta viva e compatibilmente con gli impegni di tutti
nasce la Briscola dei Campioni.
Dicono
di lui
- Ci
sono giovani campioni la cui carriera viene stroncata dalla
conoscenza con la gnocca, mentre per il nostro campione è invece il
primo a essere uscito a pezzi a causa delle GraFiche. Per la
precisione le Industrie Grafiche Bressan. Ebbene, da quando ha
iniziato a lavorare lì, il nostro Gran Duca di Brenno non è più lo
stesso. Prima aveva la capacità diabolica di attirare carichi a
tutto spiano. Lui vinceva, vinceva e vinceva. Già , vinceva. Ora non
più. Tanto che la storia della briscola dei campioni ha un’era pre
e post Igb. Ora il segno “più” sullo score è più raro di un
piatto di verdura nel suo menu. Nei periodi delle sempre più rare
ferie è nettamente il migliore giocatore al tavolo. Purtroppo per
lui le ferie cadono nei 3-4 giorni in agosto, quando tutti gli altri
sono sotto l’ombrellone.
- La
tattica gli scorre nelle vene.
E'
il campione che meglio analizza l'andamento del gioco, quello che
forse studia con più attenzione i gesti degli avversari oltre che le
carte "calate" sul tavolo.
Romantico
della chiamata in mano (uno dei suoi cavalli di battaglia).
Negli
anni si è cucito addosso la casacca del giocatore colpito
sistematicamente dalla sfiga. Celebre la sua frase "Non
riesco mai a chiamare e l'unica volta che ho carte buone chiamate il
2 a 80!".
Grande
stratega, ma (forse?) troppo sfortunato.
- Generoso e abile calcolatore.
Se si fida di te ti può dare anche le chiavi di casa, oltre ai
carichi che può avere da distribuire.
- il
paracarro: è il giocatore che negli anni ha dimostrato maggior
continuità e solidità. Nell’ultimo periodo, complice lo stress
lavorativo e qualche pensiero di troppo, la stanchezza ha avuto la
meglio e la resa ne ha risentito pesantemente.
- Giocatore
di talento ma spesso colpito da serate di sfiga pazzesca nelle quali
non riuscirebbe a vincere partite con la scala colore in
mano...ETERNA PROMESSA
- il contabile. Tiene punteggi, grafici e diagrammi a torta su chiamate, vittorie e sconfitte.
- il contabile. Tiene punteggi, grafici e diagrammi a torta su chiamate, vittorie e sconfitte.
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